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Ispezioni sottoponte, e non solo, con la nuova unità AB 20/s

Ispezioni sottoponte, e non solo, con la nuova unità AB 20/s

 

LA SOCIETÀ BARIN SRL, CHE OPERA NEL SETTORE SIN DAGLI ANNI SESSANTA,
HA REALIZZATO LA NUOVA UNITÀ PONTE MOBILE AB 20/S, SVILUPPABILE PER ISPEZIONE
E MANUTENZIONE DI PONTI E VIADOTTI DEL TIPO A BRACCIO ARTICOLATO E CESTELLO.

La prima unità di ispezione sottoponte facente parte della
gamma di attrezzature, denominata AB Line, della Barin Srl
è stata consegnata e messa in funzione nel mese di Maggio
2018 presso la Società di noleggio italiana Venpa Sud Srl.
Si tratta del modello AB 20/S, macchina progettata per effettuare
interventi di ispezione e di manutenzione leggera di ponti e
viadotti stradali e ferroviari.
Le attrezzature della gamma AB del tipo a braccio articolato e
cestello sono concepite per offrire grande velocità di manovra,
agilità e sicurezza operativa. La decisione della Società Venpa
Sud Srl di acquistare una macchina di questa tipologia è infatti
stata dettata dalla necessità di completare la loro flotta di attrezzature
di accesso sottoponte.
Le particolari caratteristiche tecniche fanno dell’attrezzatura AB
20/S la più completa disponibile sul mercato, in quanto è versatile
e compatta.
Fabbricata in Italia e assemblata su un telaio Scania P410 E6LB 6x4 HNB, come
tutta la gamma produttiva occupa una sola corsia di traffico, sia in posizione
di trasporto che in posizione di lavoro, in modo che il flusso di traffico possa continuare
sull’altra.

 

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La torretta girevole
La torretta è costruita in lamiere di acciaio ad alta resistenza, è
montata sulla ralla girevole del controtelaio ed è equipaggiata
con un gruppo motoriduttore oleodinamico e freno negativo
che ne consente la rotazione di 130° assieme alla sovrastruttura
nel piano orizzontale verso il lato destro dell’autocarro.
I bracci di sostegno
I bracci di sostegno e di orientamento del cestello sono quattro:
il primo, incernierato alla torretta girevole e costruito in lamiere
di acciaio ad alta resistenza, sorregge all’altra estremità il supporto
ralla.
Il sollevamento e l’abbassamento del braccio è azionato oleodinamicamente
a mezzo di un cilindro e consente il superamento
di marciapiedi di ponti fino ad una larghezza pari a 3.0 m. ed
il superamento di barriere laterali di ponti fino ad un’altezza di
4.0 m. Il secondo braccio è connesso all’estremità superiore alla
ralla con un giunto che ne permette la rotazione di 180° una 
volta che sia stato collocato verticale. All’estremità inferiore è
invece connesso al terzo braccio con un sistema di bielle ed è
composto da un elemento fisso e da un elemento telescopico
che si estende a mezzo di cilindro oleodinamico e che sorregge
alla sua estremità il quarto braccio (braccio jib) con agganciata
la piattaforma di lavoro.
Il terzo braccio può essere sollevato e abbassato a mezzo di
altro cilindro oleodinamico per consentire al cestello di raggiungere
i 20 m massimo di sbraccio orizzontale sottoponte, i 23,8
m massimo di profondità di ispezione verticale sottoponte e i
20 m massimo di altezza di lavoro sovraponte.
Il braccio può venire sollevato ed abbassato fino a 3 m (pari ad
un angolo di rotazione di 125°) per consentire l’accesso all’intradosso
delle travi da parte del personale a bordo del cestello.
Il braccio è equipaggiato di un giunto nella sezione di mezzeria
che può essere fatto ruotare manualmente di 180° nel piano
orizzontale permettendo di posizionare la piattaforma a riposo
su pianale del camion per il trasporto stradale entro i 12 m di
lunghezza totale del veicolo.

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I COMPONENTI DELL’ATTREZZATURA
Il controtelaio
Il controtelaio di accoppiamento al telaio dell’autoveicolo: costruito
in tubi e lamiere di acciaio ad alta resistenza, è collegato
al telaio dell’autoveicolo a mezzo di giunti bullonati, è ricoperto
di lamiere di alluminio antisdrucciolo che formano un pianale
calpestabile.
Il carrello stabilizzatore a tre ruote gommate
Il carrello è installato sul lato destro dell’autocarro (lato di varo),
che viene esteso verticalmente a terra a mezzo di cilindro oleodinamico
prima di procedere alle operazioni di varo.
Lo stabilizzatore a ruote gommate consente la traslazione oleodinamica
lenta dell’unità lungo il ponte con attrezzatura sviluppata
in entrambe le modalità operative (sia sottoponte che
sovraponte).

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La piattaforma di lavoro (cestello)
Costruita in lega di alluminio, è dotata di fascia fermapiede di accessi laterali protetti da barre scorrevoli e di pavimento in materiale antisdrucciolo. La piattaforma è idraulicamente estensibile di 650 mm a mezzo di un cilindro oleodinamico, da dimensioni 1.500x1.000x1.100 mm (lunghezzaxlarghezzaxaltezza, tutta rientrata), a 2.150x1.000x1.100 mm (tutta estesa), il che permette di disporre di un piano di lavoro maggiorato nel caso gli operatori dovessero effettuare lavori che richiedano più spazio libero a bordo. La piattaforma di lavoro è inoltre equipaggiata di:
• dispositivo di livellamento automatico nel piano principale, ottenuto a mezzo di cilindro oleodinamico azionato da livellostato elettronico ed elettrovalvola proporzionale;
• dispositivo ad azionamento manuale per il livellamento del cestello nel piano principale in caso di avaria al dispositivo di livellamento automatico;
• dispositivo di livellamento nel piano secondario azionato manualmente da selettore di manovra e cilindro oleodinamico, per mantenere il cestello livellato entro un angolo di +/─7°;
• anelli di aggancio per cinture di sicurezza;
• dispositivo di sovraccarico.
Il carico di esercizio a bordo della piattaforma di lavoro è pari a 300 kg (tre persone + 60 kg di attrezzi).

I DISPOSITIVI OPERATIVI
L’attrezzatura è a funzionamento oleodinamico, con dispositivi di controllo di tipo elettrico ed elettronico.
I dispositivi di comando Dalla consolle posti nella cabina dell’autocarro si azionano i comandi per:
• attivazione dell’alimentazione elettrica 24V dell’attrezzatura da batterie autocarro;
• innesto della presa di forza e ingranaggio di traslazione sull’albero di trasmissione dell’autocarro (per la traslazione lenta dell’unità in modalità operativa);
• scaricamento a tampone delle sospensioni pneumatiche dell’autocarro.
Dal quadro comandi a bordo telaio si azionano i comandi oleodinamici per:
• sollevamento/abbassamento del carrello stabilizzatore;
• sollevamento/abbassamento del braccio B4 con il cestello sul retro dell’autocarro, per consentire l’accesso al personale a bordo del cestello dal piano stradale;
• selezione della modalità operativa (sottoponte/sovraponte).
Dal quadro comandi nella torretta girevole si azionano i comandi per il recupero di emergenza dei bracci sul carro in caso di avaria ai dispositivi di comando in piattaforma:
• distributori idraulici per comando manovre di rotazione ralle;
• articolazione bracci;
• estensione del terzo braccio;
• traslazione oleodinamica lenta dell’unità.
Dal quadro comandi posti in piattaforma si azionano i comandi:
• on/off per il livellamento cestello fino a +/─7° (salita/discesa).
• on/off di sfilo/rientro piattaforma;
• manipolatori elettroidraulici proporzionali.
Per ragioni di sicurezza, la traslazione dell’unità è resa possibile solamente con l’autista presente in cabina, il quale deve premere un pulsante di consenso manovra posizionato sul cruscotto e può sterzare e arrestare il veicolo in caso di ostacoli presenti lungo il percorso. La traslazione oleodinamica lenta dell’unità è ottenuta a mezzo di gruppo motoriduttore e freno negativo applicato all’albero di trasmissione dell’autocarro.
Comandi proporzionali permettono all’operatore il pieno controllo delle manovre e la graduale accelerazione delle velocità in gioco. Possibilità di effettuare più manovre simultaneamente.
L’unità AB 20/S è dotata di un sistema di controllo remoto via modem per consentire di verificare da remoto la componentistica elettronica e regolare i parametri in caso di necessità.

Fonte:
https://www.stradeeautostrade.it

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